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Filosofi Guerrieri, installazione

Filosofi Guerrieri, installazione

Filosofi Guerrieri,Giuseppe Gallo

Filosofi Guerrieri,Giuseppe Gallo

Filosofi Guerrieri, installazione

Filosofi Guerrieri, installazione

Filosofi Guerrieri, installazione

Filosofi Guerrieri, installazione

Cosenza, a Piazza Bilotti i Filosofi Guerrieri che esplorano il Tempo

"Ecco i figli di queste nostre montagne aspre, di una terra disgraziata ma naturalmente colta, dove la Cultura si è persa, cancellata da terremoti e alluvioni. Eppure questa è una fortuna, la fortuna di trovarsi di fronte a panorami di siffatta ispirazione”. Un lupo (selvaggio e bellicoso), un toro (simbolo di forza creatrice), Bruzi  e Sibariti: filosofi guerrieri, realizzati in corten, quasi danzano in piazza Bilotti. Riflettono raccolti nel pensiero, nell'attimo  prima di muoversi. Così li ha voluti l'autore Giuseppe Gallo (originario di Rogliano), le cui opere fanno parte delle collezioni del Moma di New York, del Museum Modern Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, del MART di Rovereto, della GAM di Torino: silhouette monumentali che riassumono l’archetipo della natura umana, divisa tra istinto e ragione. E in numero di 12 a simboleggiare esotericamente la ricomposizione della totalità originaria, la conclusione di un ciclo compiuto. 

Sul cerchio sorretto da cinque figure sono incisi i nomi delle popolazioni che abitano la Calabria da secoli, a dimostrazione della diversità e della ricchezza culturale della regione. Della sua attitudine all'accoglienza:  gli Arbëreshë (gli Albanesi d’Italia), gli Occitani (provenienti dall’area franco-piemontese), i Valdesi (fedeli del Valdismo), i Grecanici (comunità ellenofona che vive a Bovesìa) e i Bruzi, in inevitabile  connessione con i nuovi popoli e le nuove culture che transitano - spesso tragicamente - attraverso il Mediterraneo. In una piazza Bilotti tutta nuova, da cui parte il Museo all'aperto Bilotti,   uno spazio presente, luogo di identità e relazioni,  che raccorda il passato e il futuro della città. 

Sabato1 aprile, quando  alle 19 cadranno i drappi che ricoprono le opere, il maestro Giancarlo Cauteruccio ridisegnerà il paesaggio urbano sprigionando  luce e l'attore Roberto Visconti (che è stato fra gli interpreti del film di  Mel Gibson La Passione di Cristo)  darà voce ad alcuni frammenti dal Prometeo di Eschilo, per significare il riconoscimento del fuoco e della luce come strumento vitale del genere umano. Andrea MI dj, fra i più innovativi del panorama italiano, darà vita a un movimentato Dj set che accompagnera la piazza fino alla notte.

Qui le info​.

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