controcopertina
![]() Calabria RuraleTransumanza | ![]() Calabria RuraleTransumanza | ![]() Calabria RuraleTransumanza | ![]() Calabria RuraleMietitura |
---|---|---|---|
![]() Calabria RuraleMietitura | ![]() Calabria RuraleMietitura | ![]() Calabria RuraleCutro, Museo della Cultura Contadina | ![]() Calabria RuraleCutro, Museo della Cultura Contadina |
![]() Calabria RuraleCutro, Museo della Cultura Contadina |
TRANSUMANZA, MIETITURA E ALTRI RITI DELLA CALABRIA RURALE
Apre il Museo della Cultura Contadina del Marchesato crotonese, a San Leonardo di Cutro
foto e video di Franco Scarpino
Come da calendario lunare, a giugno ferve il lavoro nei campi: da qualche giorno quelli d'oro di grano vengono falciati a mano da pochissimi contadini che ne fanno mazzetti di spighe, le "jermite", che unite tra di loro formano una "gregna". Vengono raggruppati sull'aia in "covoni". Per il resto ci pensa la tecnologia. In molte zone della Calabria, come nel Marchesato crotonese, si coltiva ancora il nobile Senatore Cappelli, cultivar dei primi del '900, poi abbandonata, con cui si prepara pasta, pane e prodotti da forno di grande qualità.
Mandrie e greggi, intanto, sono appena partite per spostarsi dalle pianure ai pascoli delle montagne seguendo antichi tratturi (fase della monticazione). Quelle del crotonese si sono incamminate verso i boschi della Sila, dopo gli accertamenti veterinari necessari e l'"incampanatura": i i campanacci accordati dai pastori e appesi al collo degli animali ne annunciano il passaggio. Il rientro è previsto a novembre (demonticazione).
Nasce il Museo della Cultura Contadina a San Leonardo di Cutro
Se volete ritrovare le atmosfere autentiche della Calabria rurale, il Museo della Cultura Contadina di San Leonardo di Cutro, piccolo centro del Marchesato crotonese, conserva per le generazioni future la memoria della tradizione agricola. Ancora non del tutto disperse. E in un territorio "attraversato da lampi di violenza e di speranza"(lì dove "la strada lascia il mare e s'interna in una zona tutta gialla, con le colline che sembrano dune immaginate da Kafka e il tramonto le vela di un rosa sangue", come scrisse Pasolini nel suo viaggio del 1959), il nuovo piccolo museo è un grande tentativo di riscatto. Lo ha creato un'associazione di giovani (altro valore aggiunto) che si chiama Radici in collaborazione con il Comune di Cutro. Il museo, che verrà inaugurato il 23 giugno alle 18, propone un percorso nel nostro recente passato, nella vita quotidiana contadina, attraverso un'area dedicata alla Terra, una all'uva e alla sua trasformazione, una alle Arti e ai Mestieri. Interviene anche Calabria Cult.
Un progetto culturale che rafforza l'identità del territorio
L a sede del Museo è in un edificio degli anni ’50, progettato dall’architetto torinese Giovanni Astengo su commissione dell’allora Opera Valorizzazione Sila. Inizialmente era una scuola elementare. Dopo un lavoro di acquisizione, conservazione, ricerca, comunicazione ed esposizione, durato più di un anno, ecco dunque la prima istituzione culturale del Borgo di San Leonardo. Tommaso Arabia, Presidente dell’Associazione Radici - Cultura e Tradizione - dichiara: “Siamo riusciti a coniugare passione e valore storico di un’identità che non può essere perduta, in quanto rappresenta un valore culturale che può determinare il miglioramento del territorio e aiutarci a progettare il futuro.” “Questa Amministrazione Comunale ha accolto con estremo entusiasmo l’idea di un gruppo di volontari cittadini di voler rendere fruibile uno spazio culturale nato il 2003, riqualificato il 2008 e rimasto inutilizzato fino ai giorni nostri – afferma il sindaco Salvatore Divuono - il Museo di Arte Contadina è un'istituzione culturale, educativa e scientifica al servizio dell'intera comunità e del suo sviluppo il cui intento specifico si sostanzia nel rafforzamento del senso di appartenenza e nella promozione dell’uso consapevole del territorio attraverso l’educazione alla conoscenza ed al rispetto del patrimonio culturale.”
ARCHIVIO
